Smettere di fumare: benefici immediati

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Nonostante i rischi per patologie correlate al tabagismo, ancora oggi il vizio del fumo resta un problema che riguarda milioni di persone. In Italia l’età media dei fumatori oscilla tra i 35 e i 65 anni, con una prevalenza di uomini.
Stupisce che a fumare sia uno sportivo su dieci.
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Nonostante campagne e divieti, nella maggior parte dei casi si comincia a fumare già durante l’adolescenza. Di solito si cerca di smettere di fumare solo dopo i 40 anni e in alcuni casi senza successo. I farmaci che aiutano a smettere di fumare non sono ancora rimborsati dal nostro Sistema sanitario nazionale.
Cresce quindi l’uso delle sigarette fatte a mano, a causa dell’aumento del costo del pacchetto di sigarette.
Resta invece ancora di nicchia la sigaretta elettronica, dopo il boom degli anni scorsi. La sigaretta elettronica può risultare efficace come sostegno per chi vuole abbandonare il vizio del fumo e, ad oggi, non ci sono dati che sottolineano controindicazioni dannose per la salute. Ma solo l’11% dei consumatori abituali di sigarette elettroniche ha realmente smesso di fumare.

Vediamo insieme in questo articolo quali sono i principali rischi del tabagismo e i vantaggi che derivano dallo smettere di fumare. Non è infatti mai troppo tardi per smettere di fumare, perchè i vantaggi per la salute sono immediati.

Tabagismo: malattie del fumatore

Il pericolo principale del tabagismo è il tumore polmonare: il rischio di ammalarsi aumenta con la quantità di sigarette fumate e con la durata dell’abitudine al fumo. Ma che cosa causa il tumore?
La sigaretta attiva i processi di carcinogenesi, per cui una cellula normale diventa instabile e si trasforma negli anni in cancro. Sono state individuate alcune delle sostanze contenute nelle sigarette responsabili dell’insorgenza del tumore: alcune agiscono direttamente con lesioni immediate, altre invece hanno un’azione indiretta con lente modificazioni nel corso del tempo, a livello dei bronchi.
La nicotina contenuta nelle sigarette crea dipendenza ma non è considerata una sostanza cancerogena, mentre i prodotti chimici del catrame (come il benzopirene) sono cancerogeni. Queste sostanze sono causa anche di altre forme di cancro: tumori del cavo orale, tumori della faringe e della laringe, tumori dell’esofago e delle vie urinarie, aumento dell’incidenza del cancro della mammella e tumore del collo dell’utero nelle donne.

Anche la brocnopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) è una malattia strettamente legata al fumo di sigaretta: l’80% dei pazienti con Bpco sono o sono stati fumatori. Qual’è il sintomo principale della Bpco? La mancanza di respiro. L’esempio tipico è salire le scale e avere il fiato corto.
Purtroppo però chi fuma è abituato ad avere “fiato corto”, tosse e catarro, e così tarda a farsi visitare. Anche perché sa bene che il medico gli suggerirà di smettere di fumare, una verità che generalmente il fumatore non vuole sentire.
Per una corretta diagnosi della patologia, trovi gli esami medici da fare a questo link: Diagnosi Bpco

Smettere di fumare: benefici immediati per la salute

È sempre il momento giusto per smettere di fumare: anche dopo anni di fumo, smettere di fumare produce benefici immediati per la salute ed altri benefici più diluiti nel tempo.
Vediamoli insieme considerando il tempo intercorso dall’ultima sigaretta fumata:

  • dopo poche ore i battiti cardiaci e la temperatura corporea delle estremità si normalizzano;
  • dopo 12 ore senza fumare aumenta la concentrazione di ossigeno nel sangue, il monossido di carbonio nei polmoni cala drasticamente e migliora la circolazione periferica;
  • dopo una settimana migliorano gusto, olfatto e alito, inoltre capelli e denti appaiono più puliti;
  • dopo un mese senza fumare il polmone recupera fino al 30% della sua funzionalità;
  • dopo 3-6 mesi diminuisce la tosse cronica e il peso corporeo tende a normalizzarsi;
  • dopo un anno senza fumare il rischio di infarto miocardico si dimezza e comincia a ridursi il rischio di sviluppare un tumore;
  • dopo 5 anni il rischio di tumore si riduce del 50%;
  • dopo 10 anni senza fumare il rischio di tumore torna ai valori minimi di probabilità.

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