Sintomi iperacusia (disturbo dell’ udito), diagnosi e cura: intolleranza e fastidio a suoni e rumori comuni

L’ iperacusia non è una malattia, ben­sì un sintomo, un disturbo dell’ udito che consiste in un’ intolleranza (fastidio) all’ ascolto dei suoni comuni. Chi soffre di iperacusia è cioè intollerante anche e soprattutto ai rumo­ri quotidiani che normalmente non costituiscono un problema (non solo a musica e televisione ad alto volume, che possono dare fastidio a molti). Se non si interviene subito, chi soffe di iperacusia può arrivare a non riuscire a sopportare nemmeno le voci umane. In Italia soffre di ipera­cusia l’ 1,5% della po­polazione e nel 50-70% dei casi il disturbo dell’ iperacusia si ac­compagna agli ACUFENI.

Per ulteriori informazioni sui sintomi dell’ acufene (un altro disturbo dell’ udito caratterizzato da un ronzio o fischio all’ orecchio continuo), leggere anche l’ articolo correlato, Cliccare Qui: Disturbi dell’ udito: ronzio e fischi all’ orecchio. Sintomi dell’ acufene e cura dei disturbi dell’ udito

CAUSE DELL’ IPERACUSIA; leggero calo dell’ udito, otiti ricorrenti, alterazioni di una parte dell’ orecchio interno

L’ iperacusia talvolta può essere provocata da un leggero calo di udito o da piccole alterazioni a livello della coclea, quindi di una parte dell’ orecchio interno, che determinano una distorsione dei suoni. Ma l’ iperacusia può essere anche la con­seguenza di otiti ricorrenti. Se il problema dell’ iperacusia non viene trattato, può degenerare in misofonia: un’ intolleranza ai ru­mori che può esasperarsi fino a portare all’ isolamento e ad accompagnarsi ad ansia e attacchi di panico.

DIAGNOSI E CURA DELL’ IPERACUSIA (disturbo dell’ udito: ipersensibilità ai rumori comuni)

Se i rumori comuni danno fastidio, è bene sotto­porsi al più presto ad una visita audiologica e otorinolaringoiatrica per verificare l’ eventuale presenza di un’ alterazione udi­tiva. Dopodiché, se la diagnosi dell’ iperacusia è confermata, bisogna procedere con un trattamento di desensibilizzazione per rieducare ai rumori ai quali si è diventati ipersensibili. È un pò come quando, in caso di aller­gia ai pollini o alla polvere, gradualmente si reintroducono gli allerge­ni mediante il vaccino. Assolutamente sconsiglia­to, invece, usare i tappi per le orecchie, per­ché possono creare una vera e propria dipendenza e favorire l’ isolamento psicologico.

Il primo passo è quindi rivolgersi ad uno dei numerosi centri di cura per i disturbi dell’ udito presenti in Italia. Durante il primo incontro, un terapista qualificato spiega i meccanismi che sono alla base del disturbo dell’ ipeacusia e quali strategie dovranno essere adottate. In un secondo tempo, si impara la desensibilizza­zione mediante l’ uso di dispo­sitivi sonori particolari, simi­li a piccoli apparecchi acustici, chiamati “generatori di rumo­re”. Il rumore utilizzato, ovvia­mente a bassissimo volume, è un rumore bianco, contenente cioè una larga banda di frequenze. Questo primo incontro si chiama counseling. Dopo­diché, il trattamento di cura dell’ iperacusia può essere continuato anche a casa: il dispositivo acustico va applicato per cinque-sei ore al giorno, regolando ogni volta il volume in base alle indicazioni date dal terapista. Dopo tre mesi, si ritorna al Centro per controllare l’ andamento del disturbo e ricalibrare la tera­pia. Nella maggior parte dei casi, il problema dell’ iperacusia si risolve in modo soddisfacente.

Potrebbero interessarti anche...