Minestrone: surgelato, fresco o in busta?

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Buone, leggere e nutrienti le minestre sono l’ideale in autunno e in inverno. Non hai tempo per prepararle?
Prova quelle pronte, le trovi in tante tipologie diverse.
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Zuppe e minestrone sono ideali da inserire nella dieta: apportano poche calorie, sono perfetti per placare l’appetito che aumenta a mano a mano che le giornate si accorciano e la temperatura si abbassa.
Se scegli i passati di sola verdura puoi rimanere sotto le 100 calorie a porzione, mentre se porti in tavola una zuppa a base di cereali e legumi le calorie a porzione sono 300-400 (comunque basse).
Puoi anche trasformare queste preparazioni in un piatto unico appetitoso ed equilibrato: aggiungi al mix vegetale un uovo oppure del formaggio, così da aumentare la quota di proteine.

Per quanto riguarda la scelta, al supermercato trovi zuppe in barattolo o in cartone, minestre disidratate, surgelate oppure fresche. Tutte con i loro pregi e (a volte) qualche limite. Come scegliere?
Ecco i pregi e limiti delle varie tipologie di prodotti. Leggi i consigli per un acquisto consapevole.

Minestre, zuppe e minestrone in lattina o in brick (in cartone)

Sia i prodotti in lattina che in cartone hanno il pregio di mantenersi per mesi in dispensa e sono davvero “pronti al consumo”: basta riscaldarli un po’. Sono però diversi come preparazione.
Per le minestre in lattina, prima vengono fatti cuocere i legumi e il brodo, che vengono poi messi nei barattoli con le verdure surgelate e coperti con altro liquido. Le lattine vengono quindi chiuse ermeticamente, sterilizzate a 121°C per circa 70 minuti e raffreddate.

I prodotti nei cartoni (in brick) sono invece fabbricati con una tecnica un po’ diversa, che prevede la sterilizzazione degli alimenti senza contenitore. Questo permette di portare rapidamente tutti gli ingredienti ad alta temperatura (circa 130°C), mantenerla per pochi minuti e raffreddare immediatamente.
Grazie alla maggior rapidità del trattamento termico, i prodotti in cartone sono in genere più simili a quelli freschi sia come sapore che come profilo nutrizionale.

In ogni caso, sia le minestre in lattina che quelle in brick (in cartone) non necessitano di conservanti: se li trovi indicati in etichetta, non sono indice di alta qualità.
Leggi bene l’etichetta e, se trovi dei conservanti, evita l’acquisto. Compra solo minestre in lattina o in cartone senza conservanti.

Minestra, zuppa o minestrone disidratato in busta

Sono comodi da preparare perché basta aggiungere un po’ d’acqua e riscaldarli qualche minuto, inoltre occupano pochissimo spazio in dispensa e si conservano per molto tempo senza problemi.
Le minestre, le zuppe e il minestrone disidratati si ottengono eliminando tutta l’acqua dai prodotti, in modo da prevenire lo sviluppo dei microbi e l’azione degli enzimi. La disidratazione può avvenire essiccando gli ingredienti oppure liofilizzandoli.
Per l’essiccazione si fa semplicemente evaporare l’acqua contenuta nel prodotto, mentre la liofilizzazione è un processo più sofisticato e costoso perché l’acqua viene tolta per sublimazione: i prodotti vengono prima surgelati e poi disidratati rapidamente sottovuoto, in modo da trasformare direttamente il ghiaccio in vapore.

La velocità del trattamento determina alcune differenze tra i prodotti essiccati e quelli liofilizzati: i prodotti essiccati sono migliori come consistenza, mentre i prodotti liofilizzati sono migliori come gusto e valore nutritivo.
Proprio per bilanciare i rispettivi pregi e difetti, molti dei prodotti in commercio sono a base di entrambi.
È chiaro comunque che, rispetto al prodotto fresco, la consistenza e il gusto dei prodotti in busta sono meno soddisfacenti, ed è proprio per ovviare a tali carenze che in questo tipo di minestre pronte trovi spesso additivi e ingredienti che non hanno molto a che vedere con la nostra tradizione alimentare.

Mix surgelati: minestrone, zuppe o minestre

Il minestrone, preparato congelando gli ingredienti molto rapidamente, è il prodotto più classico. Negli ultimi anni però, la gamma delle minestre surgelate si è arricchita di nuove proposte, dalla composizione decisamente più elaborata e già pronte per l’uso (basta farle rinvenire in pentola).
La fabbricazione di questi prodotti si basa su una tecnologia chiamata IQF (individually quick frozen), che consente di congelare ogni singola parte del prodotto insieme alla necessaria dose di condimento.

Minestre e zuppe surgelate devono essere conservate nel congelatore, ma hanno il vantaggio di essere molto simili a quelle fresche, sia nel gusto che nel valore nutritivo. Inoltre non contengono additivi o conservanti e, in molti casi, richiedono tempi di preparazione decisamente brevi (dell’ordine di 10-12 minuti).

Minestrone, minestre e zuppe fresche

Ultime arrivate sul mercato, stanno avendo un grande successo. Gli ingredienti vengono cotti in modo tradizionale e confezionati senza essere poi sottoposti a una successiva pastorizzazione.
Vendute in contenitori molto pratici (in genere si possono inserire direttamente nel microonde), queste preparazioni non contengono conservanti e mantengono anche il sapore tipico dei prodotti freschi.
Lo svantaggio rispetto alle altre soluzioni è che devono essere conservate in frigorifero e non durano più di 6 giorni in confezione chiusa.

Ingredienti dannosi da evitare negli alimenti

Leggi sempre l’etichetta ed evita i prodotti che contengono questi ingredienti:

  • glutammato monosodico, guanilato e inosilato disodico sono “esaltatori di sapidità”, la loro presenza indica la necessità di dare sapore a ingredienti che ne hanno poco; il glutammato fa anche ingrassare, per saperne di più leggi l’articolo correlato (clicca a questo link) Glutammato e cibi spazzatura
  • grassi animali e/o vegetali idrogenati migliorano il gusto e la consistenza, ma contengono grassi trans poco salutari;
  • butilidrossianisolo e gallato di ottile sono antiossidanti e servono per evitare l’irrancidimento dei grassi; per il butilidrossianisolo (BHA) si sospetta un’influenza negativa sui reni, il gallato invece può provocare reazioni di sensibilizzazione.

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