Menopausa donna e sintomi secchezza vaginale. Cura col nuovo trattamento laser intravaginale

Secondo la Sigo (Società Italiana di ginecologia e Ostetricia) sono soprattutto le donne di età compresa tra i 48 e i 52 anni che si rivolgono al ginecologo per problemi di secchezza vaginale. Infatti anche gli organi genitali invecchiano e il periodo critico per la donna inizia verso i 50 anni.

I sintomi tipici dei problemi di secchezza vaginale sono la perdita di turgore e di idratazione delle mucose vaginali, la scarsa lubrificazione durante i rapporti sessuali (che, in alcuni casi, diventano dolorosi), una sensazioni di prurito, secchezza e bruciore. Questo disagio spinge le donne a cercare dei rimedi in grado di alleviare gli intimi fastidi.

Cause secchezza vaginale: menopausa donna e calo degli estrogeni

La causa della secchezza vaginale è degli estrogeni. I piccoli-grandi disturbi che minacciano la sfera intima ricadono sotto il termine di atrofia vaginale: è legata al brusco calo di estrogeni che si verifica nel periodo pre e post-menopausa. Gli ormoni femminili infatti “nutrono” l’ epitelio delle mucose vaginali, che corrisponde un pò all’epidermide, cioè lo strato più superficiale della pelle. Durante l’ età fertile, l’ epitelio è spesso, elastico e idratato, mentre in menopausa diventa progressivamente più sottile e fragile.

Un altro fattore legato al passare degli anni è lo spostamento del pH vaginale verso valori basici (normalmente è acido, compreso tra 4,5 e 5,5). Questo altera tutto l’equilibrio dell’ecosistema vaginale, abbassando le difese immunitarie locali e spianando la strada a ricorrenti cistiti, micosi e vaginiti batteriche, problemi che riguardano quasi il 40% delle donne che entrano in menopausa.

Cura secchezza vaginale in menopausa: nuovo trattamento laser intravaginale

È noto che la terapia ormonale sostitutiva combatte la fisiologica riduzione delle secrezioni vaginali e mantiene giovani le parti intime, ma solo il 5% delle donne italiane la segue. La terapia ormonale sostitutiva infatti aumenta del 25% il rischio di tumore al seno, specie dopo i 5 anni di assunzione, ed è controindicata anche alle donne a rischio di tromboflebiti e di tromboembolie.

L’ alternativa all’ assunzione degli ormoni è il nuovo trattamento laser intravaginale: bastano dieci minuti e non si sente alcun dolore, è il metodo più tecnologico e insieme naturale per restituire elasticità e idratazione alle zone intime. In Italia il trattamento laser intravaginale è stato utilizzato per la prima volta dal dottor Stefano Salvatore, responsabile dell’ ambulatorio di uroginecologia dell’ ospedale San Raffaele di Milano, che ha condotto la sperimentazione col professor Nicola Zerbinati, docente di dermatologia all’ università dell’ Insubria di Varese. I risultati del trattamento laser sono ottimi.

Il laser usato è un CO2 pulsato: emette impulsi delicati (potenza massima: 30 Watt), frazionati tra loro da un intervallo di 1000 microsecondi in modo da svolgere un’azione ultrasoft. Gli spot luminosi esercitano un’ immediata azione ristrutturante sulle pareti vaginali che vengono come liftate dall’ interno. La natura terapeutica (non soltanto estetica) di questo laser fa sì che venga riequilibrato il pH vaginale, con un miglioramento istantaneo di tre parametri: aumento dell’ irrorazione sanguigna, maggiore turgore e idratazione delle mucose e un ispessimento dell’ epitelio vaginale. Sul lato pratico, già dopo una seduta di trattamento laser si verifica una netta riduzione di bruciore, prurito e senso di aridità delle parti intime. L’ ideale è fare da 2 a 5 sedute (una al mese), in base al grado di atrofia vaginale. Le sedute non sono dolorose, non richiedono anestesia, durano 10 minuti e procurano una sensazione di calore, dovuta alla sonda-laser che penetra in vagina (è grande come quella dell’ ecografia transvaginale). Il costo del trattamento è di circa 200 euro a seduta. Non ci sono effetti collaterali, ma il trattamento laser è controindicato se si hanno infezioni vaginali in corso (prima del trattamento occorre fare una visita ginecologica) e, come tutti i laser, non garantisce risultati eterni. Dopo 18-24 mesi il lifting alla vagina va ripetuto.

Per ulteriori informazioni sul trattamento, è possibile contattare telefonicamente:
– l’ ospedale San Raffaele di Milano al numero 0226432643 e al numero 0226432020
– il Centro Medico Polispecialistico di Pavia al numero 0382556680

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