Gravidanza e fecondazione assistita: gravidanza dopo i quarant’ anni, fertilità, salute e rischi per il bambino

gravidanza-e-fecondazione-assistita-gravidanza-dopo-i-quaranta-anni-fertilita-salute-e-rischi-per-il-bambinoAnche in Italia sono sempre di più le donne che decidono di avere un figlio e di affrontare la gravidanza dopo i quarant’ anni. In questi casi le domande più comuni che le donne si pongono riguardano quali problemi aspettarsi in gravidanza dopo i quarant’ anni, come prepararsi alla gravidanza e come affrontare il dopo parto.
Oggi infatti per una donna si fa presto ad arrivare a quarant’ anni senza avere ancora realizzato il desiderio di avere un figlio: anni di studi all’ università, altro tempo e tanta pazienza per trovare un lavoro, evitare di avere un bambino appena assunte e magari non c’è neanche il contratto di lavoro che prevede la maternità perché si lavora a progetto. Oppure si è nel vortice della carriera e bisogna aspettare ancora per avere un bambino. Tutto slitta e la donna arriva ai quarant’ anni posticipando la gravidanza. Secondo un’ indagine dell’ Istituto Nazionale di Statistica, i bambini nati da donne quarantenni sono stati 27.938 già nel 2006 (per fare un paragone, nel 1995 erano 12.383).
La percezione dell’ età si è modificata con il prolungamento della vita media. Oggi ci si sente ragazze almeno fino ai 30 anni. Sono cambiati stili di vita, abitudini e il modo di vedere lunghezza e qualità della vita. Di conseguenza è mutata anche la concezione che abbiamo del corpo e della salute e si arriva alla prima gravidanza sempre più tardi. Le motivazioni più incisive di questa scelta sono di carattere sociale: l’ autonomia economica e abitativa si raggiungono tardi. C’è inoltre la volontà diffusa di posticipare la gravidanza e un figlio alla casa e al raggiungimento di uno status professionale più sicuro per garantire al bambino più possibilità economiche.

GRAVIDANZA DOPO I 40 ANNI: perché avere un bambino diventa più difficile.
Dopo i 40 anni il concepimento è più difficile e la ricerca del figlio non sempre dà risultati. Si stima che una coppia fertile a 20 anni possa concepire in 5 cicli, e dopo i 40 anni ne siano necessari in media 20, cioè un anno e mezzo. Ciò avviene perché si riduce il numero di cellule uovo fecondabili e le patologie uterine sono più probabili.

GRAVIDANZA E FECONDAZIONE ASSISTITA
Recenti studi confermano che l’ infertilità riguarda l’ 11,3% delle coppie di età compresa tra 25 e 44 anni; le percentuali vanno dal 5,6% per le coppie tra i 25 e i 29 anni, fino al 14.7% per le coppie di età compresa tra i 40 e i 44 anni. Quando il figlio cercato non arriva dopo un anno di rapporti sessuali non protetti, occorre indagare se esistano fattori di infertilità maschili o femminili, rivolgendosi ad un centro specializzato. La procreazione (o fecondazione) assistita comprende un insieme di tecniche che facilitano il concepimento e la gravidanza in coppie presunte non fertili. I meccanismi e le tecniche di fecondazione assistita sono varie (come stimolare l’ ovulazione quando questa non è presente; porre l’ uovo fecondato direttamente nella cavità uterina se ci sono ostruzioni tubariche). Dopo i quarant’ anni però anche le possibilità di ottenere risultati con le tecniche di fecondazione assistita sono inferiori. Si tratta di un percorso spesso lungo e faticoso per chi decide di intraprenderlo, e non privo di delusioni perché non sempre è efficace. Per questo è bene che le coppie, prima di iniziare l’ iter per la procreazione assistita, si informino sul tipo e numero di trattamenti da effettuare ogni anno e sulle percentuali di successo del centro, italiano o estero, al quale si rivolgono.

ETA’ DELLA DONNA E GRAVIDANZA: I RISCHI PER MAMMA E BAMBINO
Fino a quale età è possibile per una donna affrontare una gravidanza ed avere figli ? L’ argomento suscita oggi molte discussioni. Mentre è in aumento in maniera netta nei Paesi occidentali la quota di donne che decidono di avere figli nella fascia di età tra i 35 e i 39 anni e tra i 40 e i 44 anni, crescono anche le nascite per le mamme tra i 50 e i 54 anni. Al di là di scelte personali e insindacabili, gli esperti dicono che l‘ età ideale per avere figli è compresa tra i 25 e i 35 anni. Nella fascia di età tra i 35 e i 40 anni la gravidanza è un evento ancora abbastanza sicuro, anche se non è totalmente privo di rischi. Di sicuro la fertilità diminuisce, e questo fattore rende più frequente il riscorso a tecniche di fecondazione assistita. Inoltre, con gli anni diventa più difficile condurre a termine la gravidanza e sono maggiori le probabilità di aborto o di problemi nel terzo trimestre di gravidanza. Inoltre le donne fumatrici o con fattori di rischio cardiovascolare possono avere una difficoltà del letto vascolare uterino di adattamento alla gravidanza, ciò può portare a patologie durante l’ ultimo trimestre di gestazione. Con l’ avanzare dell’ età sono più frequenti anche i rischi legati ad una possibile ipertensione gestazionale, che si verifica in media nel 5% delle gravidanze. Lo stesso parametro sale al 35% nelle donne di 50 anni che hanno usato tecniche di fecondazione assistita. Anche il rischio di mortalità materna è maggiore con l’ avanzare dell’ età della donna, anche se nei Paesi occidentali resta un evento molto raro.

GRAVIDANZA DOPO I 40 ANNI E ANOMALIE CROMOSOMICHE DEL BAMBINO: la sindrome di Down e le patologie cromosomiche.
Se avere un figlio dopo i 40 anni non è un grosso problema per la mamma, per il bambino le cose vanno un pò diversamente. C’è un rischio genetico superiore, vale a dire che aumenta la probabilità di concepire un bambino affetto da trisomia 21 (sindrome di Down) o da altre patologie cromosomiche. Tale rischio per una madre di 40 anni è rispettivamente di un caso su 109 gravidanze e di uno su 63.
La sindrome di Down è causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più, che nel 90% dei casi è dovuto alla mancata divisione del cromosoma materno ed è legato all’ età. La probabilità di generare figli affetti dalla sindrome di Down è una su 1500 a 20 anni, sale a una su 280 tra i 35 e i 39 anni e arriva a una su 25 all’ età di 46 anni.
Ogni anno però nascono più bambini con sindrome di Down da madri giovani che non da donne over 35 anni. Questo perché i 35 anni sono considerati la soglia del rischio alto e le donne di età superiore sono sottoposte a esami diagnostici prenatali, mentre quelle più giovani, non essendo considerate ad alto rischio, non sempre vi si sottopongono.

STILE DI VITA E GRAVIDANZA A 40 ANNI: fumo e sovrappeso cause di infertilità.
Per una buona gravidanza lo stile di vita, soprattutto negli anni che precedono la gravidanza, è fondamentale. Ci sono alcuni consigli, validi per tutti, molto importanti se si vuole arrivare all’ età di 40 anni con l’ organismo in salute e in grado di sostenere una gravidanza.
Prima di tutto bisogna mantenere il peso forma, non fumare e fare un minimo di attività fisica regolare. Il suggerimento di non fumare e di mantenere il peso forma arriva anche dall’ Istituto Superiore di Sanità che annovera il fumo e il sovrappeso tra le principali cause di infertilità idiopatica, cioè l’ incapacità di concepire non spiegata e non dovuta a cause note. Questo vale sia per gli uomini sia per le donne.

GRAVIDANZA E FERTILITA’ : FARE L’ AMORE ALL’ ALBA AIUTA IL CONCEPIMENTO
L’ ideale, se si vuole avere un figlio, è fare l’ amore tra le 6.30 e le 7.00 del mattino, vale a dire prima di fare colazione. Farlo all’ alba non è soltanto più piacevole fare l’ amore, perché i livelli di testosterone sono al massimo per la donna e per l’ uomo. Ma è anche il momento migliore perché avvenga il concepimento. Le ragioni sono diverse: il quadro ormonale di entrambi i partner all’ alba è più favorevole all’ incontro tra l’ ovulo e gli spermatozoi, inoltre gli spermatozoi al risveglio sono presenti in maggiore quantità nell’ eiaculato maschile e quindi la probabilità che uno di essi raggiunga il suo obiettivo è più alta.
A ciò si aggiunga che alla sera e andando verso le ore piccole, pur essendo senza dubbio questi i momenti più romantici per fare l’ amore, subentrano stanchezza, pigrizia e le energie dopo un’ intera giornata di lavoro sono in genere parecchio più scarse.

IN FORMA DOPO IL PARTO ANCHE A 40 ANNI
Nuoto, yoga e palestra per tornare in forma fisica dopo la gravidanza, ma ci vuole pazienza.
Se la gravidanza è stata fisiologica, cioè se tutto è andato come doveva, non ci sono differenze nella fase di recupero dopo il parto tra una donna giovane e una quarantenne. Se invece ci sono stati problemi di tipo ipertensivo o altro, è fondamentale effettuare un monitoraggio attento anche nella fase del puerperio fino al rientro in equilibrio.
Se la gravidanza è filata liscia, con un pò di attività fisica (esercizi post-parto di yoga, nuoto, o dell’ attività fisica che più piace) ogni donna può essere protagonista del recupero della forma fisica che aveva prima della gravidanza. Ciò richiede un pò di tempo, come avevano richiesto tempo le modifiche del corpo fino al momento del parto. Non c’è fretta: l’ importante è ricordare che dopo il parto e dopo un periodo di grande stanchezza per il quale è fondamentale il buon sonno al fine di recuperare energie, la ripresa del movimento fisico migliora il tono dell’ umore, le condizioni generali della donna, l’ immagine allo specchio e scarica le tensioni.

SESSO POST GRAVIDANZA
La nascita di un figlio è un meraviglioso terremoto che riguarda praticamente tutto, la vita privata, gli amici, il tempo libero. E ovviamente anche la sfera sessuale dei genitori.
Quali sono i tempi giusti per ricominciare a fare l’ amore ? Normalmente servono dalle 4 alle 6 settimane perché l’ utero riprenda le sue dimensioni e il collo dell’ utero reintegri le sue funzioni protettive. Se non è ancora ben chiuso, risulta più vulnerabile alle infezioni e si può compromettere la fertilità futura. Nel caso di parto cesareo o altre complicazioni i tempi diventano più lunghi.
Non è un limite rigido, ma è raro che una coppia senta il bisogno di riprendere l’ attività sessuale prima di 4-6 settimane dal parto, dato che i neo-genitori sono impegnati con l’ accudimento del neonato e anche per le modificazioni endocrine nell’ organismo della donna che non favoriscono il desiderio. Basta ricordare che, quando si allatta, nel sangue della mamma ci sono alti livelli di prolattina, un ormone che “rema contro” la libido. In più, c’è una carenza di estrogeni, che induce secchezza vaginale e i rapporti possono diventare dolorosi.
Anche i papà hanno bisogno di tempo: secondo studi recenti, nei primi mesi di vita del figlio vanno incontro a un calo di testosterone, e quindi del desiderio sessuale. Il che dimostra che la natura stessa provvede a raffreddare l’ impulso erotico in entrambi i partner.

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