Gravidanza: cibi da evitare e cibi da mangiare in gravidanza
Scoprire di aspettare un bambino è la notizia più bella che una donna possa ricevere. La gravidanza è un momento di grandi emozioni. Tra le molte domande che iniziano a farsi strada nella futura mamma, quello che più spesso si chiede la donna in gravidanza è: “questo potrò mangiarlo“?
Durante il periodo della gravidanza, nella donna avvengono importanti cambiamenti fisiologici e la futura mamma diventa molto più suscettibile alle infezioni batteriche. Le più frequenti sono quelle dovute alla Listeria Monocytogenes e al Toxoplasma Gondii (Toxoplasmosi), che possono essere veicolate da un consumo non sicuro di alcuni alimenti.
In particolare, l’infezione dovuta al batterio Listeria Monocytogenes può anche causare aborti e parti spontanei. Mentre il Toxoplasma Gondii è un parassita che può essere presente in alcuni alimenti e ci si può contagiare anche ingerendo le microscopiche uova del Toxoplasma che contaminano il suolo, è quindi bene fare attenzione al giardinaggio ed usare degli appositi guanti.
Per saperne di più sul contagio da Toxoplasmosi, ti consigliamo di leggere anche questi tre articoli correlati che trovi ai link qui di seguito:
1- Sintomi e contagio da Toxoplasmosi
2- Toxoplasmosi da cibo, gatto e giardinaggio
3- Come evitare toxoplasmosi e salmonella in gravidanza
Oltre ad ammalare la futura mamma, queste infezioni possono essere trasmesse al feto che può subire serie conseguenze, perchè il suo sistema immunitario non è ancora completamente sviluppato.
Gli alimenti che vengono assunti in gravidanza possono influenzare quindi la salute e lo sviluppo sano del bambino. In questa fase della vita di una donna, l’ alimentazione ha un ruolo importante.
Se la mamma si ammala nelle prime settimane di gravidanza, la placenta fa da barriera al passaggio del Toxoplasma al feto. Ma se questa difesa non funziona (i casi sono comunque rari), può insorgere l’ aborto spontaneo oppure possono insorgere danni per il bambino che nascerà, anche di entità grave come sordità, cecità e ritardi mentali.
Nelle settimane successive, invece, è più frequente la trasmissione della malattia attraverso la placenta, ma i danni che essa può provocare al bambino sono di solito minori o del tutto assenti.
Va inoltre ricordato che la donna in gravidanza deve assumere tutti i nutrienti, cioè deve seguire un’ alimentazione sana ed equilibrata per evitare scompensi che possono intaccare la propria salute e quella del bambino che porta in grembo.
Una donna in buona salute con indice di massa regolare (cioè in peso-forma, senza problemi di sovrappeso), può seguire un’ alimentazione varia in gravidanza, senza eccessi e tenendo conto degli alimenti e delle bevande da evitare o da consumare con le dovute cautele, in quanto possono essere portatori di batteri o altre sostanze dannose, capaci di esporre al rischio di contrarre infezioni nocive.
Per tutti questi motivi, l’alimentazione di una donna in gravidanza deve essere particolarmente attenta al consumo di alimenti sicuri dal punto di vista igienico. Mentre alcuni cibi vanno evitati.
Quale dieta seguire per avere un’ alimentare sana in gravidanza?
Ecco alcuni consigli utili: vediamo insieme in questo articolo cosa è meglio mangiare e quali sono i cibi da evitare durante i nove mesi della gravidanza.
In gravidanza evitare cibi crudi o poco cotti di origine animale
Alimenti di origine animale poco cotti possono contenere una serie di batteri, virus e parassiti. Nei prodotti crudi possono essere presenti anche in quantità molto limitate batteri e virus, ma le alte temperature esercitate sugli alimenti durante la cottura li distruggono.
In gravidanza è quindi bene evitare cibi come:
- carne al sangue;
- ostriche o cozze crude;
- sushi;
- pesce crudo o affumicato (a meno che non sia abbattuto termicamente) come salmone, trota, merluzzo, sgombro;
- uova non pastorizzate;
- torte, biscotti o zabaione fatti in casa.
La maggior parte dei batteri che contaminano i cibi o i protozoi come la salmonella muore con la cottura. In gravidanza è quindi bene evitare i cibi crudi e controllare il grado di cottura della carne affinché non rimangano parti rosacee.
In gravidanza evitare Hot Dog, carni in scatola, latticini non pastorizzati
Questi alimenti sono inclini a Listeria Monocytogenes. Oltre agli hot dog e alle carni in scatola (che includono prosciutto crudo, arrosto di tacchino, mortadella e salame), sono da evitare anche:
- paté e carni spalmabili;
- latte crudo (non pastorizzato);
- latticini non pastorizzati (sono assolutamente da evitare); tra questi rientrano tutti i formaggi a pasta molle derivati da latte crudo e da muffe, come la Feta, il Brie, il Camembert, il Roquefort e i formaggi erborinati (tipo gorgonzola o Dana Blue).
Per saperne di più sui formaggi “con la muffa” (da evitare in gravidanza), leggi anche questo articolo (clicca al link): Formaggio con muffa
In gravidanza evitare pesci di taglia grande come tonno o pesce spada
Meglio evitare o limitare al minimo i pesci di grande taglia come tonno e pesce spada che contengono alte concentrazione di metilmercurio, in quanto predatori.
Il metilmercurio è in grado di superare la barriera placentale e cerebrale, causando danni a carico del sistema nervoso centrale e dello sviluppo del feto: alte dosi di metilmercurio causano ritardo mentale grave del nascituro, dosi più basse provocano alterazioni dello sviluppo psicomotorio.
In gravidanza è bene consumare pesce almeno 2-3 volte alla settimana per coprire il fabbisogno di acido docosaesanoico (DHA), un acido grasso polinsaturo essenziale per il corretto sviluppo cerebrale del feto, ma è bene preferire pesci di taglia piccola ben cotti.
In gravidanza evitare di mangiare germogli di verdure crude
E’ meglio evitare di mangiare germogli crudi, tra cui erba medica, trifoglio, ravanello e germogli di fagioli mung.
I germogli di verdure crude più diffusi in Italia sono quelli di soia, ma il loro consumo va evitato in gravidanza perchè i germogli crudi possono essere contaminati da batteri come Salmonella ed Escherichia Coli. Le donne in gravidanza contaminate da questi batteri possono ammalarsi in modo molto grave e, in alcuni casi, trasmettere l’ infezione da Salmonella o da Escherichia Coli al feto.
In gravidanza evitare gli alcolici e limitare caffè, thè e tisane
L’ alcol va completamente evitato in gravidanza. La manifestazione più grave dell’effetto nocivo dell’alcol assunto dalla donna in gravidanza sullo sviluppo fetale è la sindrome feto-alcolica. L’alcol infatti esercita un’azione dannosa sullo sviluppo dell’embrione e del feto in modo molto variabile: gli effetti dipendono dalla quantità di alcol assunta giornalmente.
La forma più grave della sindrome feto-alcolica si manifesta con una sensibile limitazione dell’accrescimento sia durante la vita prenatale (in particolare peso alla nascita inferiore alla norma) che in seguito (bassa statura), una circonferenza cranica più piccola della norma, un deficit intellettivo accompagnato da disturbi del comportamento e particolari anomalie del volto. In alcuni casi può essere presente anche una cardiopatia congenita o qualche altra malformazione.
Nella forma più lieve, e spesso non riconoscibile facilmente, l’effetto nocivo dell’alcol si manifesta nel bambino con disturbi del comportamento o dell’apprendimento, soprattutto nel periodo scolastico. Questi effetti non si verificano solo in donne che abusano di alcol, ma si possono verificare anche nelle donne che assumono modeste quantità di alcol ogni giorno o con stati di ebbrezza occasionale.
Oltre ad evitare le bevande alcoliche, in gravidanza vanno inoltre assunti con moderazione thè, caffè e tisane.
Quali sono gli alimenti e i cibi da mangiare in gravidanza
Sicuramente la dieta mediterranea è uno stile alimentare adatto per una donna in gravidanza. La dieta mediterranea prevede infatti:
- un alto consumo di frutta e verdura (ben lavata);
- cereali integrali (pasta e pane) a basso indice glicemico;
- legumi;
- un po’ di frutta secca;
- pesce di piccola taglia ben cotto (3-4 volte alla settimana);
- un consumo limitato di alimenti di origine animale (carne ben cotta e formaggi pastorizzati solo due volte alla settimana).
Negli ultimi 10 anni sono emersi numerosi studi che hanno dimostrato che questo tipo di alimentazione è protettiva per la donna in gravidanza, per il feto e per il bambino che nascerà.
La donna che in gravidanza segue questa dieta ha un minor rischio di sovrappeso e obesità, di pre-eclampsia, di parti pre-termime e anche un minor rischio di avere bambini affetti da gravi malformazioni congenite come i difetti del tubo neurale (spina bifida e anencefalia).
Per saperne di più sulla dieta mediterranea, ti consigliamo di leggere anche questi tre articoli correlati (clicca sui link qui di seguito):
1- Consigli per seguire la dieta mediterranea
2- Il libro con le ricette per la dieta mediterranea
3- Il libro del nutrizionista per seguire la dieta mediterranea
Gravidanza: norme igieniche da seguire
Infine, ecco le 10 principali norme igieniche consigliate durante la gravidanza.
- Lavarsi bene le mani con acqua e sapone dopo aver toccato cibi crudi o verdure non lavate.
- Tenere lontano la carne cruda dalla frutta, dalla verdura e dalla carne cotta.
- Conservare gli alimenti non consumati ben freddi o surgelati.
- Scartare cibo che viene lasciato a temperatura ambiente per 2 ore o più.
- Non mangiare cibi se sono oltre la data di scadenza indicata sull’etichetta.
- Lavare tutta la frutta e la verdura prima di mangiarla; sbucciare la frutta è un’ulteriore garanzia.
- Lavare bene i taglieri, gli altri utensili e le superfici della cucina (soprattutto quelle che vengono a contatto con la carne cruda) con acqua calda saponata dopo ogni uso.
- Indossare i guanti quando si pratica giardinaggio (o qualunque attività che richieda di toccare la terra) e lavare le mani subito dopo.
- Evitare di portare le mani alla bocca o agli occhi mentre si sta maneggiando carne cruda.
- Evitare il contatto con materiale potenzialmente infettivo (come le feci di animali).