Frequenza cardiaca alta, palpitazioni, tachicardia: cause

frequenza cardiaca alta

Perché a volte il cuore inizia a battere forte all’improvviso, così tanto che ti sembra di avere il cuore in gola?
Questa brusca accelerazione della frequenza cardiaca si chiama cardiopalmo, ma è più nota come palpitazione o tachicardia.
Normalmente la frequenza cardiaca è pari a circa 80 battiti al minuto di giorno e 50-60 battiti al minuto di notte. In caso di palpitazioni o tachicardia invece, la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto.
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Quando hai la febbre, puoi avvertire qualche battito del cuore irregolare: il rialzo della temperatura corporea accelera il metabolismo e il cuore risponde con l’aumento della frequenza cardiaca.
Le palpitazioni sono un fenomeno normale anche nelle fasi iniziali della gravidanza, perché il cuore deve pompare più sangue a tutti gli organi e alla placenta per assicurare un adeguato nutrimento al bambino.
L’abuso di alcune sostanze eccitanti (come il caffè, le bevande alcoliche o la nicotina) o l’uso di droghe può accelerare la frequenza cardiaca e causare pressione alta.

Oltre a questi specifici casi, se l’accelerazione della frequenza cardiaca si verifica occasionalmente non bisogna preoccuparsi. Ma se invece si ripete, può essere causata da una malattia cardiaca o da altri fattori. Ecco cosa fare.

Cause palpitazioni al cuore: anemia

Se le palpitazioni sono associate ad altri sintomi come pallore, stanchezza fisica, mancanza di respiro durante uno sforzo (anche lieve), vertigini o senso di mancamento, possono dipendere dall’ anemia: una riduzione del numero dei globuli rossi o dell’emoglobina.
In caso di anemia infatti, il sangue trasporta una quantità di ossigeno inferiore alle richieste degli organi periferici e l’organismo cerca quindi di compensare aumentando la velocità di circolazione del sangue. Di conseguenza aumentano anche i battiti cardiaci.
La cura dipende dal tipo di anemia di cui si soffre, è quindi importante conoscere la causa che provoca l’anemia. In caso di anemia da carenza di ferro (la forma più frequente di anemia), è ad esempio necessario un supplemento di ferro sotto forma di integratori alimentari o farmaci specifici su prescrizione medica.
Nelle forme più serie di anemia, è invece necessaria la trasfusione di sangue.

Frequenza cardiaca alta e attacco di panico

A volte le palpitazioni o la tachicardia hanno una causa puramente psicologica, come nel caso dell’attacco di panico: un evento acuto e di breve durata caratterizzato da un’ansia improvvisa e intensa.
L’attacco di panico può essere scatenato da una fobia specifica (ad esempio la paura del buio o la paura degli insetti), ma può anche verificarsi senza un motivo preciso.
Oltre all’accelerazione improvvisa della frequenza cardiaca, altri sintomi tipici dell’attacco di panico sono sudorazione intensa, agitazione, senso di soffocamento, paura di morire.
Le forme lievi di attacco di panico si curano con i farmaci ansiolitici come le benzodiazepine (su prescrizione medica). Nei casi più seri invece, è meglio abbinare una psicoterapia cognitivo comportamentale: aiuta a gestire e superare le situazioni che creano difficoltà e che portano all’attacco di panico.

Tachicardia e ipertiroidismo

Quando la tachicardia si verifica sia a riposo che durante le normali attività diurne ed è associata ad altri sintomi come aumento dell’appetito, perdita di peso, irritabilità, sudorazione e insonnia, può essere causata dall’ipertiroidismo: una disfunzione della tiroide.
In questo caso infatti, la tiroide produce una quantità eccessiva di ormoni tiroidei che accelerano tutte le funzioni dell’organismo, tra cui l’attività del cuore. Di conseguenza la frequenza cardiaca aumenta.
I sintomi dell’ipertiroidismo possono essere tenuti sotto controllo con farmaci specifici che inibiscono la produzione di ormoni tiroidei: metimazolo, cortisonici o propiltiouracile su prescrizione medica.
Se invece i farmaci non bastano, si procede con la cura a base di iodio radioattivo o con l’asportazione chirurgica della tiroide (tiroidectomia).

Scompenso cardiaco: sintomi

Se il cuore non si contrae in maniera efficace, cerca di bilanciare aumentando i battiti cardiaci. In questo caso si tratta di scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca).
I sintomi tipici dello scompenso cardiaco sono palpitazioni, aumento della frequenza cardiaca, mancanza di respiro sia sotto sforzo che a riposo.
Poiché l’azione di pompaggio del cuore non è efficace, si verifica anche un ridotto ritorno venoso con accumulo di liquidi nei polmoni o in altre parti del corpo, soprattutto alle gambe.
I farmaci più usati per la cura dello scompenso cardiaco sono i vasodilatatori (Ace inibitori o sartani), i betabloccanti e i diuretici su prescrizione medica.

Aritmia cardiaca: cause

Le aritmie cardiache sono anomalie del ritmo cardiaco. Ecco le più comuni:

  1. extrasistoli atriali e ventricolari (in questi casi si può avvertire un arresto del cuore per un attimo)
  2. tachicardia parossistica sopraventricolare (si avverte una raffica di battiti cardiaci in rapida successione)
  3. fibrillazione atriale (si avverte un’ irregolarità della frequenza cardiaca: i battiti del cuore sono ora più forti ora più deboli).

Le extrasistoli sono di rado preoccupanti e il trattamento di cura è indicato solo in alcuni casi.
Le aritmie cardiache si possono tenere sotto controllo con farmaci antiaritmici (su prescrizione medica) da assumere per tutto il corso della vita.
L’intervento chirurgico di ablazione transcatetere invece, consente la guarigione dalle aritmie cardiache più semplici come le tachicardie parossistiche sopraventricolari (con pochissimi rischi di complicanze) e la guarigione dalle aritmie cardiache più complesse come la fibrillazione atriale (nel 70-80% dei casi, seppur con qualche piccolo rischio in più).
L’intervento chirurgico di ablazione transcatetere consiste nel bruciare una piccola zona del cuore attraverso un catetere inserito in una vena dell’inguine; viene eseguito in anestesia locale oppure in sedazione profonda.

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