Diabete di Tipo 1-Diabete di Tipo 2: sintomi, dieta corretta, cosa mangiare
Il diabete è una malattia metabolica caratterizzata da alti livelli di zucchero nel sangue.
La causa principale del diabete è il malfunzionamento del pancreas: l’ organo che, producendo l’ ormone insulina, tiene sotto controllo la glicemia e permette all’ organismo di utilizzare il glucosio per produrre energia.
Diabete di Tipo 1 e Diabete di Tipo 2: fattori di rischio
Ci sono due tipi di diabete:
– Diabete di tipo 1: è dovuto ad un problema immunitario che comporta la progressiva distruzione delle cellule che nel pancreas producono l’insulina. Si manifesta più spesso nell’ infanzia o nell’adolescenza (diabete giovanile);
– Diabete di tipo 2: l’ organismo diventa sempre meno sensibile all’ insulina, il pancreas deve così mettersi a produrne di più ma rischia di collassare. La malattia compare in genere attorno ai 40 anni e viene detta anche diabete alimentare. Rappresenta l’ 80% dei casi di diabete.
Ecco i principali fattori di rischio di sviluppare il diabete di tipo 2:
1- ci sono diabetici tra i familiari
2- si soffre di sovrappeso e il girovita è abbondante
3- la glicemia è alta
4- la pressione tende a salire
5- nel caso delle donne, chi ha avuto figli con un peso alla nascita superiore ai 4-5 chili
6- si pratica scarsa attività fisica.
Anche se esiste senz’ altro una predisposizione genetica, non è detto che essere figlio di diabetici significhi ammalarsi. Il diabete quindi non è sempre ereditario.
In genere il diabete si manifesta in presenza di fattori di rischio come l’ eccesso di peso (in particolare attorno al girovita) e la mancanza di attività fisica. Ricordiamo che il sovrappeso in medicina si definisce con un indice di massa corporea (peso in chili diviso per altezza al quadrato in metri) superiore a 25. Trovate maggiori informazioni in questo articolo correlato (cliccate qui): Calcolo dell’ indice di massa corporea
Familiarità e pancia pronunciata sono i due principali responsabili del diabete. Anche una dieta squilibrata aumenta il rischio.
Lo zucchero in sé non causa il diabete, ma se siete predisposti può scatenarlo. Chi è in sovrappeso e mangia tanti dolci, mette sotto stress il pancreas, l’organo che produce insulina per tenere sotto controllo la glicemia. Se il pancreas è già affaticato da un’ alimentazione troppo zuccherina, ad un certo punto non ce la fa più: la glicemia sale, quindi il diabete. Ecco perché spesso si scopre di avere il diabete dopo un periodo di feste in cui si ha abusato di dolci e alcolici.
Sintomi del diabete
Il diabete all’inizio dà sintomi che spesso si attribuiscono ad altre cause. Per esempio la stanchezza e se si fa pipì troppo spesso. Può essere invece un segno di diabete, dato che lo zucchero attira l’acqua e quando ce n’è troppo il volume delle urine aumenta.
Anche l’ ipertensione (pressione alta) deve mettere in allarme, come pure infezioni e micosi frequenti, tutti disturbi che vanno di pari passo con il diabete.
Il sovrappeso è un’ altra spia importante, anche se esistono persone magre che hanno il diabete, ma spesso hanno un rapporto massa grassa-massa magra a favore della prima.
Diagnosi del diabete: valori della glicemia e altri test medici
La glicemia a digiuno è il primo test da fare per sapere se si è diabetici: basta un’analisi del sangue per verificare il livello di glicemia, cioè il tasso di zuccheri nel sangue. Si ha il diabete se la glicemia misurata a digiuno è superiore o uguale a 126 mg/dl in due esami successivi.
Ecco cosa significano i valori della glicemia a digiuno:
– inferiore a 100 mg/dl: tutto bene, ripetete l’ esame almeno una volta all’ anno;
– tra 100 mg/dl e 126 mg/dl: attenzione, siete in prediabete; chiedete consiglio al medico per la dieta più adatta, praticate attività fisica costante e se siete in sovrappeso cercate di dimagrire;
– superiore a 126 mg/dl: probabile diabete; fate gli esami di conferma come la curva glicemica da carico e l’ emoglobina glicosilata.
Per confermare la diagnosi di diabete, il medico prescrive infatti altri esami come la curva glicemica da carico (200 mg/dl è il limite) e l’ emoglobina glicosilata: esame molto importante che rivela lo zucchero presente nel sangue negli ultimi tre mesi.
Oggi però i medici sono molto attenti alla fase cosiddetta di pre-diabete, in cui i valori della glicemia non sono ancora quelli limite ma preannunciano la comparsa della malattia. Campanelli d’allarme allora risultano l’alterata glicemia a digiuno sopra i 100 mg/dl e l’ intolleranza glucidica compresa trai 140 e i 180 mg/dl.
Se non curato il diabete causa danni alla salute
Oggi si sa che il diabete, se non curato, può causare danni. Infatti il glucosio che resta a lungo nel sangue intossica l’ organismo. Il rischio maggiore riguarda le coronarie: con il diabete il pericolo di infarto aumenta. Se invece viene colpita la microcircolazione ne soffrono occhi e reni.
Inoltre, una scarsa circolazione sanguigna e la perdita di sensibilità alle estremità -malattia chiamata neuropatia- può portare a gravi ulcere e infezioni. La cicatrizzazione delle ferite rallenta.
Svolgere una regolare attività fisica, camminare e andare in bici aiuta a migliorare la circolazione del sangue, stimola il metabolismo e favorisce la perdita di peso: tutti fattori che aiutano a contrastare il diabete.
Diabete: consigli per la dieta
La prima cosa da fare quando si scopre di essere diabetici è far scendere la glicemia nel sangue, e per questo occorre cambiare lo stile di vita. Quindi occorre ridurre gli zuccheri e i grassi nella dieta abituale, dimagrire e fare più attività fisica: almeno 2-3 volte alla settimana privilegiando attività aerobiche (camminare, nuoto e bici). Soprattutto se con queste strategie si riesce a calare di peso, i valori della glicemia possono rientrare nella norma.
Secondo le più recenti raccomandazioni delle società scientifiche di diabetologia, ecco i consigli per la dieta:
1- ridurre o eliminare nella dieta i grassi saturi di origine animale, come burro, formaggi, carni rosse. Si possono invece consumare, in quantità moderate, olio di oliva e grassi vegetali;
2- preferire i carboidrati complessi integrali (pasta, pane, riso) ricchi di fibre capaci di rallentare l’ assimilazione degli zuccheri;
3- tra la frutta scegliere quella meno dolce come albicocche, agrumi, frutti di bosco, mele. Evitare invece banane, cachi, fichi, uva;
4- consumare preferibilmente proteine vegetali derivate dai legumi, quali fagioli, lenticchie, piselli, ceci. Tra quelle di origine animale dare la preferenza a pesce e carni bianche;
5- non bere vino né superalcolici: sono ricchi di zucchero.
Ecco invece la lista degli alimenti da limitare o eliminare drasticamente:
– latte intero, panna, formaggi grassi come pecorino mascarpone e provolone;
– frattaglie, carni grasse, pancetta, cotechino, wurstel, salame, mortadella, coppa, salsiccia;
– pane all’olio, focaccia, pizza;
– lardo, strutto, margarina, oli di semi vari;
– zucchero, marmellate, caramelle, gomme da masticare con zucchero, cioccolata, cornetti, torrone, brioche, torte, frutta sciroppata e frutta secca;
– soft drink (come aranciata, coca cola, crodini) e succhi di frutta con aggiunta di zucchero.
Farmaci per il diabete
Quando non si riesce a tenere sotto controllo la glicemia con dieta e attività fisica, i farmaci diventano necessari.
In certi casi occorre prendere l’insulina. Oggi esistono anche tipi di insulina che non danno effetti collaterali e che si possono aggiungere alla terapia con gli antidiabetici orali.
Spesso però il diabete di tipo 2 non è dovuto tanto alla mancanza di insulina, ma all’incapacità da parte dell’organismo di far entrare il glucosio nelle cellule.