Dermatite atopica bambini e adulti: cause dermatite

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Con la bella stagione, compaiono rossori ed eruzioni cutanee su mani, piedi o viso: sono i sintomi della dermatite atopica.
Vediamo insieme in questo articolo che cos’è la dermatite atopica, quali sono i sintomi nei bambini e negli adulti, quali sono le cause della dermatite atopica e quali sono le terapie di cura efficaci.

Sintomi dermatite atopica: bambini e adulti

La dermatite atopica (dal greco a-topos: senza luogo), non compare sempre sullo stesso punto del corpo e non ha una precisa collocazione.
La dermatite atopica è infatti una forma di eczema che può colpire mani, piedi, arti, cuoio capelluto, angoli degli occhi, del naso o della bocca e persino zone come i capezzoli.
La dermatite atopica si manifesta di solito nella prima infanzia, con aree cutanee molto secche, ispessite e ruvide, arrossate e facili alla desquamazione (o ricoperte di vescicole), che provocano un prurito insistente.
Nella maggior parte dei casi, la dermatite atopica sparisce in maniera definitiva verso i 5-6 anni di età, oppure all’inizio dell’adolescenza.
Ma in alcune persone, la dermatite atopica tende a riaffiorare in età adulta, spesso dopo un periodo di forte stress psicofisico.

Dermatite atopica: cause

Anche indagare sui precedenti in famiglia è importante, perché la dermatite atopica ha una forte componente ereditaria e colpisce prevalentemente le donne che hanno uno o entrambi i genitori allergici a qualcosa, come allergia a graminacee, acari o pelo di gatto. Quello che scatena la dermatite atopica è infatti la predisposizione allergica di base.
Nel 50% dei casi l’infiammazione della pelle dovuta alla dermatite atopica (che si riacutizza sotto stress e ai cambi di stagione) è associata ad asma e rinite allergica, esprimendo una reazione ad un preciso allergene.
Ma, nel restante 50% dei casi, la dermatite atopica è l’unico sintomo evidente, non riconducibile ad alcun tipo di allergia.

La causa degli insostenibili pruriti della dermatite atopica è infatti, oltre alla componente ereditaria, un deficit del sistema immunitario, che scatena una serie di infiammazioni.
La pelle atopica ha un mantello protettivo molto sottile e povero di sostanze idrolipidiche, di conseguenza la barriera cutanea comincia a mostrare delle falle, diventando permeabile alle sostanze irritanti e potenzialmente allergizzanti: polveri ambientali, agenti chimici, coloranti e conservanti presenti negli alimenti, nei detergenti o nei cosmetici, persino certi alimenti di per sé innocui come gli agrumi o i pomodori.
In pratica, la pelle atopica diventa ipersensibile e iperreattiva, infiammandosi ad ogni stimolo.

Dermatite atopica: cura

Per spegnere l’infiammazione acuta si utilizzano pomate a base di cortisone, da applicare per due settimane. Le pomate a base di cortisone sono prescritte dal dermatologo in base alla valutazione del problema e non vanno usate per lunghi periodi, perché il loro uso costante provoca atrofia cutanea (cioè assottigliamento ed estrema secchezza della pelle).
Nei periodi in cui la dermatite atopica è insopportabile, è consigliato un “richiamo” di cortisone in crema due volte alla settimana, finché l’eczema non scompare. Se poi il dermatologo riscontra una sovrainfezione batterica, con secrezioni dense e cremose, può prescrivere una pomata antibiotica.

Terminata la fase del cortisone, c’è una seconda cura farmacologica nuova ed efficace: si chiama tacrolimus ed è un unguento che agisce contrastando le risposte sregolate ed “eccessive” del sistema immunitario agli agenti irritanti.
In pratica, il tacrolimus è un immunomodulatore per uso locale che blocca l’azione di un enzima (chiamato calcineurina), che dà origine all’infiammazione.
Usato per tre settimane di fila, e poi due volte alla settimana, il tacrolimus riduce la frequenza degli episodi infiammatori tipici della dermatite atopica. Grazie a questa “terapia di mantenimento” si può arrivare anche a una sola riacutizzazione all’anno (di solito, la dermatite atopica può comparire dalle 4 alle 9 volte nel corso di un anno).

Calibrare bene le cure (soprattutto il cortisone) è fondamentale non solo per guarire la dermatite atopica, ma per non peggiorare la situazione.
Un’altra cura a “costo zero” per la dermatite atopica la fornisce la natura: il sole e la vita all’aria aperta migliorano il quadro clinico. I raggi ultravioletti, infatti, hanno un’azione immunomodulante positiva.

Dermatite atopica: consigli utili

Oltre alle cure mediche, ecco dei consigli utili da mettere in pratica nel quotidiano per chi soffre di dermatite atopica.

Dermatite atopica e alimentazione

Nella tua dieta, mangia più pesce: contiene acidi grassi omega 3 che sono degli antinfiammatori naturali. E’ utile anche prendere integratori alimentari a base di olio di borragine: una pianta che è una preziosa fonte di omega 6.

Dermatite atopica: cibi da evitare

Se noti che ti danno fastidio (cioè provocano eruzioni cutanee), riduci il consumo di alcuni alimenti acidi: caffè, pomodori, peperoni, fragole, aceto e sottaceti, agrumi, vino e superalcolici.

Prodotti cosmetici e crema per dermatite atopica

Quando ti trucchi il viso, scegli prodotti da trucco e creme idratanti o antiaging privi di profumo e conservanti (come il katon), che riportano la scritta: “testate contro le allergie“.
Quando ti lavi, usa un olio da bagno privo di tensioattivi schiumogeni, oppure usa i cosiddetti Syndet: saponi non saponi.
Se hai la vasca da bagno, puoi usare le compresse di permanganato di potassio (richiedile in erboristeria) da sciogliere nell’acqua.

Cosmetici e creme da evitare se soffri di dermatite atopica

Evita di usare creme con ossido di zinco che, essendo ricche di eccipienti, possono avere un effetto occlusivo sulla pelle.
Evita anche le normali saponette alcaline per lavarti e i detergenti schiumogeni o ricchi di profumazioni sintetiche: ricorda che, più un prodotto “fa schiuma”, più nuoce alla pelle con dermatite atopica.

Proteggi le mani quando fai le pulizie di casa

Evita il contatto diretto con ogni tipo di detergente per la pulizia della casa: proteggi sempre le mani con dei guanti di filo di scozia ai quali sovrapporre dei guantini in puro vinile.
Evita di usare detersivi supersgrassanti e superprofumati, a base di ammoniaca o di candeggina.

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