Cura vene varicose sulle gambe e capillari: laser, flebectomia, termoterapia, scleroterapia
Vene varicose sulle gambe e capillari dilatati oggi si combattono efficacemente grazie a tecniche mirate e sempre meno invasive. Le vene varicose e i capillari dilatati sulle gambe sono segno di insufficienza venosa. Questa dipende dalla cedevolezza del tessuto connettivo delle pareti delle vene e dal cattivo funzionamento delle valvole che fanno risalire il sangue verso il cuore. Il sangue, non riuscendo a risalire bene, ristagna, i vasi sanguigni si dilatano e diventano visibili. Prima vengono colpiti i vasi più piccoli, i capillari. A un livello più serio, il problema interessa le vene più grandi, come la grande safena (che corre lungo la parte interna della gamba e della coscia) e la piccola safena (che sale lungo il polpaccio fino al cavo del ginocchio). Le vene varicose e i capillari evidenti sono legati alla predisposizione genetica, è altrettanto vero però che alcuni fattori esterni possono contribuire al problema, in misura più o meno rilevante. Le professioni, per esempio, che costringono a stare molto tempo fermi in piedi rendono difficoltosa la risalita del sangue, che tende a ristagnare all’ interno delle vene e quindi a indebolirle. Anche i chili di troppo e il sovrappeso ostacolano la circolazione e appesantiscono i tessuti degli arti inferiori, vene comprese, che tendono a cedere. Le alte temperature in auto, nell’ ambiente di lavoro, in casa, il troppo sole preso sulle gambe in estate o a causa di sedute di lampade UV dilatano i vasi sanguigni e rendono le loro pareti più cedevoli e meno elastiche.
Poiché lo stile di vita incide sulla salute delle gambe, è necessario, soprattutto per chi è predisposto a vene varicose e capillati, adottare abitudini che favoriscano la circolazione del sangue: praticare regolarmente un’ attività fisica che impegni le gambe con movimenti fluidi e regolari (nuoto, camminata, aquagym, bicicletta, tapis roulant, sci di fondo), scegliere un tipo di alimentazione ricca di fibre, verdura e frutta, non fumare. Anche l’ uso di calze contenitive e l’ assunzione di integratori a base di antocianosidi e bioflavonoidi (contenuti nei mirtilli, nella vite rossa, nella rosa canina, nel rusco) sono consigliati come prevenzione. Se però il problema diventa evidente e un corretto stile di vita non basta più, occorre intervenire. Oggi per la cura delle varici e delle teleangectasie sono a disposizione molti efficaci trattamenti, meno invasivi rispetto a un tempo e sicuri.
La visita specialistica dal flebologo per le vene varicose e i capillari sulle gambe
Il flebologo per prima cosa valuta lo stile di vita, le abitudini lavorative e alimentari, la predisposizione familiare. Quindi osserva gambe, edemi, capillari dilatati e varici per completare il quadro generale. Può essere necessario l’ ecocolordoppler, per accertare o escludere la presenza di restringimenti delle vene o di irregolarità sulla superficie interna delle vene e gli eventuali ristagni di sangue. E’ anche utile la Foto-pletismografia a luce riflessa (LRR), un esame non invasivo che mette in evidenza anche la più piccola sofferenza del sistema venoso di superficie. I costi della diagnostica completa vanno da 180 a 350 euro.
L’ intervento di flebectomia per la cura delle varici sulle gambe
Per il problema delle varici, il trattamento più usato al mondo è la flebectomia ambulatoriale tradizionale. Nata negli anni Ottanta, la flebectomia si è andata perfezionando nel tempo soprattutto grazie all’ evoluzione dell’ anestesia e di uncini sempre più piccoli, i quali vengono inseriti in corrispondenza delle microincisioni fatte lungo le varici per “pescare” e asportare le parti malate. La caratteristica della flebectomia, infatti, è quella di agire in modo selettivo, eliminando solo i tratti varicosi e risparmiando le parti sane. Questo tipo di intervento può essere utilizzato in quasi tutte le forme di varici e varicosità, si effettua in anestesia locale e consente un’ immediata ripresa delle normali attività, anzi è consigliabile camminare subito dopo l’ intervento per attivare la circolazione.
Il laser per la cura delle vene varicose
Oggi per il trattamento delle vene varicose è a disposizione una tecnica innovativa: la flebectomia endolaser estetica o F.E.L., che si avvale di un laser (il flebolaser). Questa tecnica emette l’ energia luminosa attraverso microfibre laser sottili come un capello direttamente dentro la varice. La fibra laser viene inserita con un piccolo ago o con l’ aiuto di un microstrumento a forma di uncino. Una volta raggiunta l’ area interessata, emette il suo fascio di luce in modo circolare sulle pareti venose che vengono così “incollate” chiudendo il vaso e ripristinando una regolare circolazione sanguigna. Rispetto alla flebectomia ambulatoriale tradizionale, la F.E.L. ne è l’ evoluzione poiché riduce l’ uso degli uncini e dell’ asportazione delle varici con microfibre che coagulano dall’ interno il vaso sanguigno, permette quindi di rendere ancora meno invasivo il trattamento, limitando le possibili complicazioni cicatriziali e le pigmentazioni. Quando si tratta di varici più grosse con patologia dolorosa alcuni trattamenti possono essere anche eseguiti in centri specializzati con il sistema sanitario nazionale. Se però si tratta di una richiesta prevalentemente estetica, questo non è possibile e i costi vanno da 1.500 a 2.500 per arto.
Il Micro Flebo Tattoo per la cura dei piccoli capillari rossi sulle gambe
Il Micro Flebo Tattoo è pensato per i piccoli capillari rossi ed è in grado di trattarli senza uso di energia o di calore, ma facendo microlesioni sul piccolo vaso superficiale così come avviene per un tatuaggio. Infatti il trattamento sfrutta l’ azione meccanica di un ago a tre punte, collegato a un apparecchio da tatuaggio, che introduce al di sotto della cute, dove si trova il capillare, una sostanza che chiude il vaso chimicamente. La tecnica è totalmente priva di effetti collaterali e la sostanza utilizzata non è allergenica, proprio per scongiurare il rischio di reazioni cutanee. Dopo il trattamento, che non causa alcun sanguinamento, si usa una semplice calza aderente e si può camminare subito. La seduta costa da 150 a 300 euro.
La termoterapia per la cura dei piccoli capillari rossi o blu sulle gambe
Per il problema dei capillari più piccoli, rossi o blu, è indicata la Termoterapia, una tecnica che sfrutta le proprietà del calore. Non richiede incisioni e viene eseguita senza anestesia. L’ operatore appoggia in corrispondenza del vaso dilatato un ago ultrasottile, che emette per qualche frazione di secondo una fonte di calore fino a 80 C. La temperatura elevata restringe il vaso facendolo scomparire. La seduta dura 10-15 minuti. Dopo il trattamento non occorrono medicazioni o cerotti e la persona non deve indossare calze elastiche. È possibile camminare subito. Può restare una crosticina che cade da sola nel giro di pochi giorni. È importante ricordare di applicare una crema idratante per alcuni giorni sull’ area trattata. La zona trattata non va esposta ai raggi solari e a fonti di calore. Per un risultato migliore può essere necessario effettuare ulteriori trattamenti. La seduta costa da 150 a 300 euro.
La scleroterapia per la cura di telangectasie e varici anche di grosse dimensioni
La scleroterapia è una tecnica usata da quasi cento anni e indicata sia per le telangectasie, sia per le varici (anche di grosse dimensioni). La scleroterapia viene eseguita in ambulatorio senza anestesia, poiché è praticamente indolore. Il chirurgo inietta nella vena da curare alcune gocce di un liquido “sclerosante”, che provoca la chiusura della vena attraverso un processo chimico. Oggi è molto utilizzata la schiuma sclerosante, che non si mescola al sangue ed entra direttamente a contatto con la parete venosa. Lo specialista esegue alcune micropunture, in numero variabile. Se è necessario intervenire su una grossa varice, il dosaggio di farmaco si suddivide in una o due iniezioni e il trattamento si ripete per tre o quattro sedute. Per curare invece le telangectasie si inietta una piccola quantità di liquido nei diversi punti interessati dal problema e il trattamento si può esaurire in una o due sedute. È necessario utilizzare una fasciatura solo se si è intervenuti su vasi di grosso calibro. La terapia sclerosante è la base di tutte le terapie delle varici. Per le sue caratteristiche si associa quasi sempre ad altre metodiche per avere risultati più completi, più veloci e con minori complicazioni. Le diverse tecniche si integrano fra di loro a seconda del problema da trattare. Di solito, il costo di interventi integrati, scleroterapia più termoterapia e micro tattoo, vanno da 500 a 800 euro a seduta e richiedono in genere due-tre sedute per arto.
Laser a luce monocromatica per eliminare i capillari sul viso (cuperosi)
Anche sul viso può esserci la presenza di capillari dilatali, localizzati soprattutto sul mento, sulle guance e a lato del naso formando quell’ inestetismo che si chiama cuperosi. Contro questi capillari è efficace la tecnica del Laser 532, a luce “monocromatica”, che agisce sul colore rosso del sangue. Un manipolo collegato al laser emette impulsi di luce che colpisce il colore rosso facendo coagulare e chiudere il capillare. Non viene eseguita l’ anestesia. L’ intervento dura pochi minuti ma è leggermente doloroso, perché il viso è una zona percorsa da molte fibre nervose. La tecnica è adatta per la cuperosi e per i capillari di colore rosso in persone con pelle chiara: la pigmentazione scura può “confondere” la luce del laser, che colpisce la pelle e può causare irritazioni. Può essere necessario ripetere il trattamento per un risultato migliore. Occorre distinguere fra cuperosi, cioè i piccoli vasi rossi del viso, e l’ eritrosi, cioè quel rossore profondo diffuso del viso che aumenta e diminuisce spontaneamente. Sia nella cuperosi che nell’ eritrosi occorrono varie sedute al costo di 150-200 euro l’ una, ma per l’ eritrosi il problema è più complesso e meno facilmente risolvibile.
E’ preferibile iniziare le cure per vene varicose e capillari nei mesi invernali
Tutte le cure per i capillari e per le vene varicose vanno iniziate preferibilmente nei mesi freddi, al riparo dal sole, meglio quindi eseguire le cure in inverno. Anche se le tecniche oggi sono poco invasive e riducono al massimo la formazione di cicatrici, macchie e piccole ustioni, è comunque più saggio iniziare le cure di varici e capillari durante i mesi invernali. Infatti, per quanto delicati, tutti i trattamenti rendono la pelle più sensibile. Il caldo estivo inoltre aumenta il calibro delle vene e favorisce di per sè la comparsa di problemi legati all’ apparato circolatorio.