Contagio da HPV (Papilloma Virus), herpes genitale, candida, gonorrea, sifilide, tricomoniasi, clamidia, Hiv
I dati parlano chiaro: le malattie a trasmissione sessuale sono in aumento e le donne sono quelle più a rischio. Spesso gli uomini non usano il preservativo, lo strumento di difesa più sicuro a tutte le età, senza tenere conto dei potenziali rischi per la propria salute e per quella altrui. La maggior parte degli uomini non pensa di poter contrarre una qualche malattia fino a quando non ci sono dei sintomi evidenti (peccato che germi e virus iniziano a manifestare sintomi anche dopo mesi dal rapporto a rischio). Ma se ci sono troppi uomini “incoscienti”, anche le donne non sono da meno perchè dovrebbero pretendere l’ uso del preservativo anzichè accettare rapporti a rischio. Non esiste solo il rischio HIV (Aids), ma tra le principali malattie a trasmissione sessuale ci sono i condilomi da HPV (papilloma virus), la sifilide, l’ herpes genitale, la clamidia e la gonorrea. E pensare che, per evitare il contagio, basterebbe usare sempre il preservativo ed essere più attenti a chi si sceglie come partner. Invece molti giovani tra i 15 e i 18 anni alle prese con la loro “prima volta” non usano il preservativo, e la metà delle nuove infezioni da HIV (il virus dell’ Aids) colpiscono oggi sia ragazzi alle prime armi che eterosessuali tra i 40 e i 50 anni. Le più diffuse malattie sessuali sono 8, ecco cosa è bene sapere in caso di contagio.
Condilomi da Hpv (Papilloma Virus): contagio, sintomi e cura
I condilomi sono piccole escrescenze carnose ed elastiche (sembrano delle verruche a forma di cresta: non a caso vengono chiamate comunemente “creste di gallo”) che appaiono dopo 4 settimane o più dal rapporto sessuale a rischio sulla parte estema dei genitali, ma possono crescere anche nella zona anale. Queste verruche genitali sono causate da un’ infezione da HPV, il papilloma virus. Quando sono numerosi, i condilomi possono dare prurito o alterare la flora batterica degli organi genitali, provocando cattivo odore. Per la cura occorre eliminare i condilomi per evitare che l’ infezione si diffonda, rendendone più difficile l’ asportazione. Nel 90% dei casi queste escrescenze non appartengono a ceppi di HPV che provocano il tumore (al collo dell’ utero nella donna e al pene nell’ uomo), e quindi non sono pericolose per la salute. Però, essendo un segno di deficit immunitario, richiedono per prudenza anche un test HIV. Per eliminare i condilomi, il medico li congela con la crioterapia, o li brucia con la diatermocoagulazione o il laser. Possono essere anche prescritte creme che li distruggono (podofillotossina) o stimolano la risposta immunitaria (imiquimod), in modo da accelerarne la scomparsa e ridurre le recidive (nel 50% dei casi, infatti, i condilomi si ripresentano). La guarigione avviene quando il sistema immunitario riesce a controllare l’ infezione e a impedire che il virus dell’ HPV ritomi, fatto che può succedere soprattutto nei giovani. In caso di contagio da HPV (Papilloma Virus) meglio astenersi dal rapporto sessuale, perché in questi casi il preservativo non protegge al 100%.
Herpes Genitale: contagio, sintomi e cura
L’ herpes genitale è la “versione intima” del virus che provoca la febbre al labbro (herpes sulla bocca). Nei casi di contagio, passati alcuni giorni dal rapporto sessuale non protetto appaiono numerose vescicole nella zona genitale o sull’ ano, gonfie e piene di liquido. Il dolore è intenso, i linfonodi inguinali si possono ingrossare. Il primo episodio è in genere il più grave, mentre le recidive sono molto meno dolorose e danno soprattutto bruciore e prurito. Le ricadute successive (in cui cioè l’ herpes genitale ricompare) non sono più legate ai rapporti sessuali, ma a “cali” delle difese immunitarie dell’ organismo, per esempio in occasione di un’ influenza o del ciclo mestruale nelle donne. Trattandosi di un virus, per la cura occorre “aiutare” il sistema immunitario a controllarlo utilizzando un farmaco antivirale per bocca. Purtroppo antidolorifici, cortisonici e antivirali in pomata sono inutili in questo caso. Trattandosi di un primo segno di deficit immunitario, come per i condilomi da HPV (Papilloma Virus), è bene fare subito il test HIV anche nei casi di herpes genitale. Se una pesona ha l’ herpes labiale, può contagiare un’ altra pesona con il sesso orale non protetto.
Candida: contagio, sintomi e cura
La candida è un fungo che vive frequentemente nel nostro intestino, ma che può provocare una vaginite se colonizza la vagina, e quindi può contagiare sessualmente anche il partner. In questi casi nella donna ci sono sintomi come prurito genitale, associato a perdite bianche e dense (tipo ricotta), l’ infiammazione delle piccole labbra e bruciore nell’ urinare. Se c’è il dubbio che la vaginite sia causata dalla candida, meglio effettuare un test (colturale). Per la cura in genere sono sufficienti degli antimicotici locali (ovuli, candelette e creme) usati per una settimana. Gli antimicotici orali, da evitare in gravidanza, sono indicati per i casi di episodi ripetuti. La candida può contagiare anche l’ uomo. I sintomi della candida nell’ uomo sono: glande arrossato (balanite) e possibile comparsa dei puntini rossi. In certi casi inoltre nella donna la candida è asintomatica, ma può comunque contagiare il partner con rapporti sessuali non protetti.
Gonorrea: contagio, sintomi e cura
Questo batterio colpisce entro una settimana dal contatto sessuale non protetto e all’ inizio, in circa la metà delle persone, non dà sintomi. Però, presto o tardi, compaiono perdite giallastre (possono bagnare lo slip), con dolore durante il rapporto sessuale o quando si urina. La cura della gonorrea consiste in una sola dose di antibiotico (si usano le cefalosporine per via orale o iniettiva) e si ottiene una guarigione rapida e definitiva.
Sifilide: contagio, sintomi e cura
Il responsabile della sifilide si chiama treponema pallidum, ed è un bacillo che si trasmette attraverso il contatto delle mucose infette dei genitali, della bocca o dell’ ano. Dopo circa 20 giorni dal contagio, compare un’ ulcera: una piccola ferita non dolorosa, visibile sulla zona genitale o sulla bocca, con gonfiore delle ghiandole linfatiche dell’ inguine o del collo (linfonodi gonfi). In circa 30 giorni l’ ulcera scompare spontaneamente. Dopo 2-3 mesi, però, sul tronco, sugli arti, sui palmi delle mani o sulle piante dei piedi appaiono delle chiazze rosse che ricordano quelle della rosolia. Tra i sintomi della sifilide ci sono anche stanchezza generale e dimagrimento. Per la diagnosi di sifilide occorre un esame del sangue (più un test di conferma) e una cura a base di penicillina. E’ possibile scoprire la sifilide solo nella fase in cui è visibile un’ ulcera (piccola ferita); se i linfonodi inguinali sono ingrossati (si percepiscono al tatto) è bene mettersi in allerta ed eseguire i test medici di verifica.
Tricomoniasi (trichomonas): contagio, sintomi e cura
Questo protozoo, dopo alcuni giorni dal rapporto sessuale non protetto provoca una infiammazione genitale che, oltre a dare prurito, produce delle perdite giallo verdastre dal caratteristico odore di pesce. In questo caso sono inutili le pomate locali. Per la cura dell’ infezione da trichomonas il medico prescrive metronidazolo in compresse, un antiparassitario che agisce in pochi giorni e risolve il problema. Nella donna il trichomonas provoca vaginiti, nell’ uomo invece il trichomonas non dà quasi mai sintomi. Per questo motivo, se la donna contrae il trichomonas, anche il partner deve sottoporsi alla stessa terapia, altrimenti si rischia una reinfezione.
Clamidia: contagio, sintomi e cura
Questo batterio ha una “predilezione” soprattuto per le giovani donne. I sintomi della clamidia nella donna consistono in perdite anomale (strane o diverse da quelle dell’ ovulazione), bruciore nell’ urinare e dolori pelvici, e possono insorgere a pochi giorni dal contagio. Però in molti casi la clamidia è asintomatica. Per la cura dell’ infezione da clamidia, il medico prescrive degli antibiotici come le tetracicline (non in gravidanza) per alcune settimane. Nel caso in cui la clamidia sia asintomatica e nel caso di rapporti a rischio non protetti, è bene fare una visita ginecologica al più presto ed eseguire un tampone vaginale con la ricerca di questo batterio. Se il responso è positivo, con la terapia di cura si evitano grossi guai: il rischio è infatti quello di passare dalla malattia infiammatoria pelvica (che provoca dolore nei rapporti sessuali) alla sterilità. Anche l’ uomo può contrarre la clamidia. I sintomi nell’ uomo sono perdite dal pene, cioè secrezioni bianche o giallastre. Attenzione sempre se il glande, cioè la punta dell’ organo genitale, appare arrossata.
Contagio da HIV (Aids): i sintomi e il test
Purtroppo l’ Aids in Italia gode di “ottima salute”. I sieropositivi, cioè coloro che hanno contratto il virus HIV (che provoca l’ Aids), sono persone normali, apparentemente sane, ma contagiose. Il problema è che un sieropositivo non ha sintomi: non si ammala più degli altri, e può sviluppare la malattia anche dopo anni dal contagio. I primi sintomi, allora, sono il calo delle forze, la febbre che non passa, l’ inappetenza, il dimagrimento e delle macchie sul corpo. Quindi, in caso di rapporto a rischio non protetto da preservativo o nei casi in cui si è già contratta un’ altra malattia sessuale (come quelle già spiegate sopra), è bene fare il test HIV. In caso di responso positivo occorre iniziare subito le cure.
Malattie a trasmissione sessuale: i centri medici in Italia
Ecco i Centri doc presenti in Italia per la diagnosi e la cura delle malattie a trasmissione sessuale.
BARI
Ambulatorio dermatologia Policlinico
Tel. 080-5592697
BOLOGNA
Ospedale S. Orsola
Tel. 051-6363310
CAGLIARI
Ospedale San Giovanni di Dio
Tel. 070-6092324
FIRENZE
Ospedale S. Maria Nuova
Tel. 055-6264379
GENOVA
Ospedale Galliera
Tel. 010-5634271
GORIZIA
Mst
tel. 0481-592819
MILANO
Cave, Clinica dermatologica
Tel. 02-55035226
NAPOLI
Ospedale Policlinico
Tel. 081-7462456
ROMA
Istituto S. Gallicano
Tel. 06-58543709
TORINO
Ospedale S. Giovanni Battista
Tel. 011-6335884
TRENTO
Ospedale Santa Chiara
Tel. 0461-903204