Benefici Tennis: quali muscoli sviluppa? Come evitare traumi da sport?
Il tennis è considerato un’attività aerobica-anaerobica alternata: a fasi di gioco in cui l’impegno fisico è estremamente intenso, si alternano momenti di riposo.
Oltre agli intervalli tra un game o un set e l’altro, anche tra uno scambio e quello successivo possono infatti intercorrere secondi preziosi, durante i quali il corpo recupera energia.
Il cuore e il sistema cardiocircolatorio (quello che regola la circolazione del sangue nel corpo) sono gli organi che beneficiano in modo più diretto dalla fase aerobica del tennis.
E’ importante ricordare che lo sport del tennis non altera la colonna vertebrale: una pratica anche intensiva del tennis nell’età dello sviluppo non può causare la scoliosi, una malattia che provoca un’anomala curvatura della colonna vertebrale.
La scoliosi presuppone infatti una predisposizione genetica da parte di chi ne soffre: l’attività sportiva, se non viene gestita in modo appropriato, può perciò solo peggiorare i cosiddetti atteggiamenti scoliotici (abitudini errate nella postura, che con il tempo portano alla scoliosi).
In realtà la postura errata, che troppo spesso si tiene per esempio guardando la televisione o davanti al computer, influisce in modo più negativo sulla progressione di un atteggiamento scoliotico di quanto non faccia il tennis.
Lo sport del tennis è un ottimo allenamento anche per la mente: l’atteggiamento con cui si affronta ogni match è infatti fondamentale.
L’individualità gioca sempre un ruolo centrale nel tennis, anche durante le partite di doppio: senza buone doti di concentrazione e conoscenza di sé, delle proprie capacità e delle proprie possibilità, è difficile riuscire a impostare una strategia vincente per sconfiggere l’avversario.
Oltre alla preparazione fisica, nel tennis è quindi importante la concentrazione: indispensabile per sviluppare le capacità e la rapidità nell’elaborazione delle tattiche e delle strategie di gioco.
L’intero sistema muscolare trae vantaggio dal tennis. La complessità e la completezza dei movimenti eseguiti da chi pratica lo sport del tennis consentono infatti di potenziare il tono muscolare e di sviluppare agilità e scioltezza.
Il tennis è quindi uno sport completo che apporta benefici a tutto l’organismo, ma occorre fare attenzione alle troppe sollecitazioni. Praticare con gradualità e regolarità questo sport è infatti importante.
Inoltre, giocare a tennis su terra rossa, su materiale sintetico o su cemento ha caratteristiche differenti.
Sui campi in terra rossa, per esempio, la pallina da tennis rimbalza più lentamente e il giocatore può muoversi in modo più sciolto. Queste caratteristiche, unite al fatto che il giocatore (scivolando) può alleggerire il carico che grava sulle articolazioni e sui muscoli delle gambe, rendono la terra rossa il campo da tennis meno traumatizzante.
Il cemento e i terreni costruiti con materiali sintetici, anche se permettono un tipo di gioco più spettacolare e veloce, sono in generale più nocivi per la salute delle gambe.
Vediamo insieme in questo articolo quali sono i benefici del tennis, quali muscoli sviluppa e come prevenire i traumi più frequenti derivanti da questo sport.
Tennis e traumi da sport
I traumi più frequenti causati dal tennis si verificano soprattutto a danno delle articolazioni: le giunzioni tra le ossa costituite da tessuti connettivi. I disturbi si presentano solitamente come micro-traumi che man mano, se trascurati, diventano traumi veri e propri.
Quella del gomito e quella del ginocchio sono le articolazioni più frequentemente coinvolte, perché sono anche quelle sottoposte alle maggiori sollecitazioni.
Una delle problematiche più diffuse per chi gioca a tennis è l’epicondilite, comunemente chiamata “gomito del tennista“. Si tratta di un’infiammazione dell’epicondilo causata dall’eccessiva ripetizione dei movimenti o da traumi diretti: provoca un dolore sempre più intenso e duraturo.
I problemi del ginocchio riguardano invece soprattutto l’infiammazione del tendine rotuleo: il robusto tendine piatto che collega la parte inferiore della rotula con la parte superiore della tibia.
L’ infiammazione del tendine rotuleo provoca dolore, in particolare sotto sforzo, durante i salti o quando ci si inginocchia e può causare gonfiore nella parte anteriore del ginocchio, proprio sotto la rotula.
Con il progredire del disturbo, si possono avere particolari problemi anche a stendere la gamba.
Un altro trauma diffuso, causato da un’intensa e prolungata attività tennistica, interessa invece la cuffia dei rotatori della spalla: la struttura composta da muscoli e tendini che costituisce la complessa articolazione della spalla. La lesione dei tendini provoca una difficoltà sempre maggiore ad alzare e a mantenere il braccio sollevato lateralmente tra i 60 e i 120 gradi.
In caso di tendinite, può essere necessario interrompere per un periodo di tempo l’attività sportiva, finché lo stato di salute del tendine si è ristabilito. Solo in casi particolarmente debilitanti risulta necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.
A livello muscolare possono invece verificarsi lesioni caratterizzate dalla rottura di un numero variabile di fibre muscolari. I muscoli più colpiti sono il bicipite femorale e il polpaccio.
Per le lesioni più lievi è sufficiente un riposo da 4 a 14 giorni, eventualmente associato a farmaci antinfiammatori e medicinali specifici per il rilassamento delle fibre muscolari.
Per lesioni un po’ più serie si può arrivare ad un riposo di 30 giorni, supportato da impacchi di pomate a base di eparina, che hanno lo scopo di favorire il riassorbimento dell’ematoma.
Per accorciare i tempi di guarigione, il medico può praticare infiltrazioni locali di farmaci antiedema, antinfiammatori e miorilassanti e ricorrere ad una fasciatura elastica adesiva.
Infine, le lesioni più importanti possono richiedere anche l’immobilizzazione dell’arto con il gesso.
Tennis: come prevenire i traumi da sport
Una buona condizione fisica e una preparazione atletica adeguata sono il primo e più importante metodo per prevenire traumi, dolori articolari o distorsioni legati alla pratica del tennis.
E’ inoltre importante fare un riscaldamento con esercizi di stretching e una fase di defaticamento, rispettivamente prima e dopo ogni partita di tennis.
E’ ottimale alternare il tennis con sessioni di allenamento in palestra.
Un buon esercizio per migliorare l’elasticità dei tendini è per esempio la ginnastica propriocettiva, spesso usata anche come riabilitazione dopo i traumi: si effettua compiendo esercizi in equilibrio su apposite tavolette mobili.
Anche la scelta della giusta attrezzatura per giocare a tennis aiuta ad evitare traumi.
E’ molto importante soprattutto la racchetta da tennis: le sue dimensioni devono essere adatte all’età e alla corporatura del giocatore. L’impugnatura, in particolare, deve essere adeguata alle dimensioni della mano, per evitare che l’arto sia costretto a mantenere una posizione scomoda durante l’attività sportiva.
Le corde della racchetta da tennis vanno infine tirate ad un carico adatto alle caratteristiche della persona e devono essere predisposte con un meccanismo anti-vibrazione che permette di assorbire le onde che si creano all’impatto con la pallina, evitando così che si ripercuotano lungo il braccio secondo la sequenza mano-polso-gomito.
Rassodare le braccia col tennis
Per quanto riguarda gli arti superiori, cioè le braccia, i colpi eseguiti con la racchetta da tennis sono la parte fondamentale di questo sport.
Il braccio con cui si impugna la racchetta da tennis è quello che lavora di più. Vengono messi in moto tutti i gruppi di muscoli che lo compongono:
- i muscoli anteriori del braccio permettono la flessione (lo spostamento in avanti);
- i muscoli posteriori del braccio sono responsabili del movimento di estensione (spostamento indietro).
Nel tennis, lavorano anche i muscoli dell’avambraccio, della mano e della spalla, in particolare durante il servizio.
Il braccio libero, nonostante venga meno sollecitato, è anch’esso sempre in attività perché il suo spostamento serve ad avere il corretto equilibrio per eseguire ciascun colpo e viene inoltre usato (in unione al braccio dominante) per eseguire il rovescio a due mani.
Gambe toniche col tennis
Nello sport del tennis, le gambe devono essere pronte ad affrontare movimenti rapidi e repentini in ogni direzione, soprattutto frontalmente e lateralmente, ma anche all’indietro.
I gruppi muscolari della gamba maggiormente coinvolti nel tennis sono i muscoli anteriori, i muscoli laterali e quelli posteriori.
Oltre ai muscoli delle braccia e delle gambe, durante l’esecuzione del servizio con cui si inizia ogni scambio e in specifici colpi come lo smash, sono sollecitati in modo importante anche le componenti muscolari che fanno parte della schiena e degli addominali.
Il tennis fa dimagrire e riduce il grasso in eccesso: rende il fisico asciutto
Durante un allenamento di tipo aerobico, viene sfruttata l’energia prodotta dall’ossidazione degli acidi grassi presenti nei tessuti adiposi del corpo. Questo processo, che viene attivato da sforzi relativamente poco intensi ma protratti costantemente nel tempo, permette di smaltire il grasso in eccesso e apporta quindi vantaggi in generale al cuore e alla circolazione.
Affinché l’allenamento col tennis sia efficace e non esponga il fisico a rischi inutili, è consigliato iniziare a praticare questo sport solo dopo aver verificato che le proprie condizioni di salute siano ottimali.
Il miglioramento delle prestazioni dipende invece dalla costanza e dalla gradualità dell’allenamento: solo procedendo per gradi è infatti possibile arrivare a giocare a tennis fino a cinque set (oltre le quattro ore), come i tennisti professionisti.