Aumento seno con protesi: quale misura scegliere?

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L’ aumento del seno con mastoplastica additiva è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti dalle donne tra i 20 e i 40 anni in Italia, ma ci sono dei limiti da rispettare.
Ecco cosa è bene sapere prima di sottoporsi all’ intervento di aumento del seno.
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Seno rifatto: quale taglia scegliere per aumentare il seno?

Spesso le donne vogliono rifarsi il seno come quello di un’attrice famosa o di una showgirl della Tv. Capitano spesso donne che entrano nello studio del chirurgo plastico con la foto del personaggio famoso a cui vogliono assomigliare, soprattutto quando si tratta di rimodellare e aumentare il seno.
Le vip però non devono essere prese come un modello di riferimento, perchè il rispetto delle proporzioni è importante: ognuno ha delle caratteristiche uniche che devono essere considerate e rispettate.
Voler assomigliare ad un personaggio famoso, non è l’approccio corretto per rifarsi il seno: bisogna sempre rispettare l’armonia e la proporzione del corpo, senza strafare. È giusto rispettare l’unicità di ciascuno e assecondare le caratteristiche fisiche, senza cercare di riprodurre quelle di qualcun altro o quelle della moda del momento.

Nella scelta delle protesi migliori bisogna quindi considerare sia i desideri della donna, sia le sue misure corporee, in modo da evitare effetti innaturali: un corpo molto magro con un seno molto prorompente, molto difficilmente risulta naturale. Bisogna inoltre considerare che, a lungo andare, un peso eccessivo del seno può causare problemi alla spina dorsale.
Un seno troppo grande può infatti portare a problematiche alla schiena. A questo proposito, ti consigliamo di leggere questo articolo di approfondimento (clicca qui): Schiena a rischio con protesi al seno troppo grandi

Prima dell’ intervento di mastoplastica additiva, i chirurghi simulano il risultato definitivo facendo indossare delle apposite coppe mammarie alla donna, poste al di sotto di uno specifico reggiseno: non sempre quello che si desidera, fa lo stesso effetto se provato di persona!
La donna indossa quindi degli appositi reggiseni o delle canottiere in cui vengono inseriti dei simulatori mammari, così da simulare l’ effetto finale che si avrà dopo l’ operazione al seno. Ascoltare la donna, le sue esigenze e le sue aspettative è importante, ma non bisogna mai dimenticare l’equilibrio e l’armonia del corpo: un bravo chirurgo plastico deve anche saper dire di no a richieste eccessive quando si tratta di aumentare il seno con protesi.

Va ricordato infine che non si avranno 20 anni per sempre! Alle donne più giovani che vogliono rifarsi il seno, va ricordato che il corpo cambia nel tempo: un seno da pin up oggi, può dare più problemi domani. Per questo, in linea generale, vanno evitate protesi al seno troppo grandi che alla lunga possono dare problemi.

Protesi seno: quale marca scegliere?

La scelta del tipo di protesi è determinante: oggi in commercio esistono molte marche di protesi per aumentare il seno, tra cui è difficile orientarsi. Quello che la donna può fare è chiedere se la marca della protesi che il chirurgo propone garantisce a vita: questo è sinonimo di serietà dell’azienda, che è talmente sicura della qualità dei propri prodotti da farsene carico a tempo indeterminato.
Per maggiori informazioni sulle migliori protesi per aumento del seno oggi in commercio, leggi questo articolo di approfondimento (clicca qui): Le migliori protesi per il seno

E’ inoltre opportuno ricordare che la contrattura capsulare è uno degli inconvenienti più frequenti con le protesi al seno, ma si risolve sostituendo la protesi mammaria; puoi leggere i problemi più frequenti in questo articolo (clicca qui): Protesi al seno-problemi più frequenti

Che cos’è la Smart-Mastoplastica per aumentare il seno?

Per una buona riuscita bisogna sapere che dopo l’ intervento di mastoplastica additiva è necessario avere alcune accortezze per ridurre i rischi post-intervento. Proprio per venire incontro a questa esigenza, è stata messa a punto la Smart-Mastoplastica: una particolare combinazione di procedure consolidate e sicure che consente di ottimizzare i tempi dell’ intervento per aumentare il seno (mezz’ora circa contro le due ore di una mastoplastica additiva tradizionale), riducendo così l’edema e il gonfiore post-intervento.
Il minore tempo di intervento comporta anche tempi di recupero più brevi: assumendo basse dosi di farmaci anestesiologici, la donna li smaltisce in poco tempo.
Per saperne di più, leggi l’articolo correlato (clicca qui): Rifarsi il seno in 30 minuti

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