Allergia al gatto: non dipende dal pelo del gatto ma dalla proteina Fel D1. Il gatto siberiano provoca meno allergie

Allergia al gatto non dipende dal pelo del gatto dalla proteina Fel D1. Il gatto siberiano provoca meno allergieStarnuti, naso che co­la, lacrimazione, prurito agli occhi, crisi d’ asma nei casi più gravi: sono i sintomi del­l’ allergia al gatto che colpi­sce circa il 3% degli italia­ni. Tra coloro che soffrono di allergia al gatto ci sono anche persone che adora­no i gatti ma devono starne alla larga. Nei casi di allergia al gatto infatti, tenere un mico in casa significherebbe imbottirsi di farmaci antistaminici, colliri e decongestionanti nasali, oppure sottoporsi alla trafi­la del vaccino contro l’ allergia al gatto, che dura ben quattro anni.

ALLERGIA AL GATTO: non dipende dal pelo del gatto ma dalla
proteina Fel D1

Contrariamente a quanto si crede, non è direttamente il pelo del gatto a scatenare l’ allergia: la risposta allergica è sca­tenata da una proteina, chiamata Fel d1, prodotta dalla saliva del gatto. I gatti, si sa, tengono molto alla loro pulizia personale e passano ore e ore a leccarsi il pelo; di conseguenza il pelo del gatto si bagna con la saliva, poi la parte umida della saliva evapora mentre la proteina Fel d1, seccandosi, vie­ne dispersa nell’ ambiente. Ed è proprio la proteina Fel d1 a causare la reazione allergica.
La proteina Fel D1 si ritrova nella saliva, nell’ urina e nelle ghiandole ormonali e sebacee del gatto. Una volta inspirata da una persona allergica , la proteina Fel D1 provoca appunto la reazione allergica.

E’ errato affermare di essere allergici al “pelo del gatto”: l’ allergia non dipende dal pelo del gatto, quindi non ha importanza che il gatto abbia o meno il pelo lungo o corto o sia nudo, come lo Sphinx, o a pelo corto come il Devon Rex. Non diminuiscono i rischi di allergie perché per quanto riguarda l’ allergia al gatto, la maggior parte delle volte è dovuta all’ alta percentuale di proteina Fel D1. Tutti i gatti possiedono questa proteina ma solo un gatto ne possiede una bassa quantità: il gatto Siberiano.

IL GATTO SIBERIANO PROVOCA MENO ALLERGIE

Il gatto sibe­riano è una razza che scate­na molto raramente rea­zioni allergiche. Il gatto sibe­riano è un bel micio robusto e agile dal pelo lungo (i maschi possono arrivare ai 10 chili di peso).
La differenza rispetto ai gatti sia­mesi & company, è che il gatto siberiano produce una più bassa quantità di proteina Fel D1 e inoltre ha il pelo idrorepellente (impermeabile) per resistere alle frequenti nevicate della gelida regione russa di cui è originario. La saliva del gatto siberiano, quindi, scivola sul pelo e si disperde in quantità decisamente minori rispetto ad altre razze di gatti.
Non c’è comunque la certez­za totale che il gatto siberiano sia sempre tollerato dalle perso­ne sensibili alla Fel d1. Ma per gli amanti dei gatti vale la pena di tentare una prova di convivenza con il gatto siberiano, tenendo presen­te che i sintomi dell’ allergia al gatto possono svilupparsi subito oppure in tempi lunghi. Ovviamente occorre anche sapere a chi affidare in seguito il gatto qualora la convivenza risulti impossibile.
Sconsigliato, invece, intro­durre un gatto siberiano in una casa dove vivono bambini allergici, perché eventuali sintomi alle basse vie respiratorie potrebbero favorire l’ insorgenza dell’ asma.

PRECAUZIONI PER RIDURRE I RISCHI DI ALLERGIA AL GATTO

Ecco alcune precauzioni per ridurre i rischi di allergia al gatto:
– è bene lavare il gatto una volta al mese (non di più, altrimenti il gatto rischia di avere pro­blemi dermatologici);
– appli­care due volte alla settimana sul pelo del gatto e spruzza­re su tappeti e divani i pro­dotti antiallergenici in ven­dita nei negozi di animali;
– non far dormire il gatto nella propria camera da letto;
– per la pulizia della casa, usare aspirapolveri con filtro Hepa che trattiene le microparticelle.

Potrebbero interessarti anche...